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La vendita di impianti e macchinari all’estero: prevenzione e gestione dei rischi più frequenti e degli eventi sopravvenuti Parte I (Webinar)

Destinatari:  Imprenditori, manager, direttori marketing/vendite, export manager

Negoziare e redigere contratti internazionali di impianti e macchinari comporta una serie di problematiche legate al loro oggetto, ancora più evidenti nel caso del contratto chiavi in mano, con il quale il fornitore si impegna a fornire un impianto o linea di produzione comprensivo di tutto ciò che è necessario (montaggio, formazione del personale, ecc.) per mettere l’acquirente in grado di fabbricare determinati prodotti.

Le problematiche che le aziende italiane si trovano ad affrontare riguardano, ad esempio, l'uso di condizioni generali nella vendita di macchinari standard: in particolare, se le parti richiamano ciascuna le proprie condizioni rispettivamente di acquisto e di vendita nell’offerta, nell’ordine, nella conferma d’ordine, ecc., quali saranno alla fine le norme applicabili al contratto? Un altro aspetto critico per l’esportatore italiano riguarda l'accettazione dell’impianto da parte dell'acquirente: che valore ha, ad esempio, il collaudo “a vuoto” effettuato presso il venditore, in presenza dell’acquirente, prima della consegna? Come gestire eventuali contestazioni di presunti vizi che potevano essere rilevati in tale sede?

Spesso poi accade che l’acquirente pretenda il pagamento di penali per ritardi nella fornitura, che il venditore ritiene siano conseguenti a ritardi del compratore (ad esempio, per richieste di modifiche dell’impianto in corso d’opera ovvero per ritardi nell’approntamento delle condizioni necessarie per consentire il montaggio) o, comunque, non imputabili al venditore. Non meno importanti sono poi le questioni relative ai pagamenti: il rischio di escussioni indebite delle garanzie da parte dell’acquirente; le condizioni per ottenere efficacemente il pagamento tramite crediti documentari, ecc.

Inoltre, quando l’acquirente è una società straniera, le norme applicabili potranno essere notevolmente diverse da quelle italiane: il contratto in molti casi non sarà considerato appalto, ma vendita e potrà essere disciplinato dalla Convenzione di Vienna del 1980 sulla vendita internazionale di beni mobili, ovvero da leggi straniere.

Particolare attenzione verrà dedicata altresì alla gestione degli eventi sopravvenuti che impediscono o rendono eccessivamente onerosa l’esecuzione degli obblighi di una delle parti ed alla conseguente importanza di poter disporre di clausole standard di qualità, come ad esempio la nuova clausola di forza maggiore della Camera di Commercio Internazionale (ICC Force Majeure Clause 2020). Verranno analizzate brevemente le conseguenze dell’evolversi dello scenario geo-politico (Russia-Ucraina) sulle relazioni commerciali.

Il seminario/webinar è diretto a tutti coloro che negoziano e redigono contratti di vendita di impianti e macchinari e contratti chiavi in mano di linee di produzione. I relatori esamineranno con i partecipanti le clausole tipiche di tali contratti, evidenziando vantaggi e rischi delle possibili soluzioni. Essi useranno un metodo interattivo, coinvolgendo i partecipanti nella discussione dei vari temi, anche alla luce di esempi ed esperienze concrete, in modo da fornire loro al tempo stesso una consulenza collettiva.

 

Programma

-      Le diverse tipologie contrattuali. Macchinario standard o prodotto su specifiche del cliente. Vendita di impianto con montaggio e/o messa in funzione. Vendita di impianto chiavi in mano con garanzia di performance.

-      La redazione del contratto: lettere d’intenti (LOI), Memorandum of Understanding (MOU) e documenti simili. L’uso dei modelli di contratto. La lingua del contratto.

-      L'uso di condizioni generali di vendita. Quando si applicano le condizioni generali richiamate (o allegate). Il problema delle condizioni generali confliggenti.  Le clausole che richiedono l'approvazione scritta.

-      La legge applicabile: legge interna o Convenzione di Vienna del 1980 sulla vendita internazionale. Legge italiana, legge del paese della controparte, legge di un paese terzo (Inghilterra, Svizzera), Lex mercatoria e Principi UNIDROIT. L'applicazione delle norme sull'appalto e/o sulla vendita.

-      La risoluzione di (eventuali) future controversie. La scelta tra arbitrato e giurisdizione ordinaria (tribunali statali).

-      L’arbitrato internazionale. La scelta dell'istituzione arbitrale (ICC, Camera arbitrale di Milano, London Court of Arbitration, Stoccolma, Hong Kong, Singapore). Come redigere la clausola. Come gestire l'eventuale controversia. I costi dell'arbitrato.

-      Come affrontare eventi di forza maggiore. Condizioni necessarie per invocare la forza maggiore: imprevedibilità, estraneità al controllo, irresistibilità. La ICC Force Majeure Clause 2020.

-      Gestione dei contratti con controparti russe e ucraine. 

-      Esame di alcune clausole tipiche dei contratti di vendita di impianti: hardship, clausole penali, consegna e la messa in funzione, prove di collaudo, limitazioni di responsabilità: mancata produzione, consequential damages, ecc..

-      La fornitura chiavi in mano di un impianto di produzione. Fornitura di impianti e trasferimento di tecnologia. Redazione delle clausole di entrata in vigore. Montaggio e messa in funzione. Le prove di funzionamento: durata, materie prime, ecc.. Conseguenze del mancato raggiungimento delle prestazioni garantite.

-      Problemi relativi alle garanzie: repayment guarantee, performance guarantee, ecc.

-      Analisi delle principali clausole del modello di contratto internazionale di vendita chiavi in mano elaborato dalla Camera di Commercio Internazionale (ICC). I modelli Orgalime, Federmacchine, ecc..

 

Relatori

Avv. Silvia Bortolotti, partner degli studi legali associati BBM - Buffa, Bortolotti & Mathis; Vice-Presidente e Segretaria Generale dell'International Distribution Institute (IDI)

Avv. Mariaelena Giorcelli, partner degli studi legali associati BBM - Buffa, Bortolotti & Mathis

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